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 di calcio giovanile internazionale spalmati su tre settimane, tra agosto e settembre. Un appuntamento capace di portare a San Pellegrino Terme una vigorosa ventata di freschezza, la freschezza del calcio giovanile, quello indubbiamente più bello, puro e semplice.

Se i tornei Quarenghi sono da sempre riconosciuti come“fucina di talenti” è anche vero che, queste giovani promesse, qualcuno le deve pur scoprire: ed è questo il compito dei talent scout. Tanti sono infatti gli osservatori che - durante le tre settimane dei tornei Quarenghi - sia aggirano dentro e fuori lo Stadio Comunale di San Pellegrino. E dunque, tornei Quarenghi "fucina di talenti" ma anche "Osservatorio privilegiato" per talent scout.

“Un torneo come questo è fantastico per i ragazzi - racconta Francis Tardioli,  storico osservatore dell’Arsenal e amico del presidente del Comitato Quarenghi, dottor Giampietro Salvi, nonché presenza fissa alla Coppa Quarenghi sin dalle prime edizioni. Tardioli punta l’attenzione sulla varietà: “Le squadre sono tutte diverse e molto forti, è una bella sfida”. L’ex osservatore Gunners (italo-britannico: i genitori sono italiani) è stato quest'anno a San Pellegrino “solo per dare un’occhiata e vedere cosa succede. Alcune squadre sono più forti di altre, ma giocano tutti forte".

In questo senso, è importante anche la presenza delle squadre straniere“È un’ottima cosa, perché giocano con stili diversi, in Italia sono più concentrati sulla tecnica, in Inghilterra hanno invece grande attenzione per l’aspetto fisico e la velocità. Il gioco italiano è più lento e ragionato, invece squadre come Arsenal e Manchester City giocano più velocemente”. In ogni caso, tornei di questo tipo “aiutano gli scout perché possono trovare giocatori, ma non è così facile”. I criteri di scelta per un giocatore possono così essere molto diversi, secondo Tardioli: “Credo siano cambiati molto i parametri, prima si cercava tanto la tecnica, ora anche in certe squadre come l’Ajax (famosa per il suo settore giovanile ndr) è cambiata la filosofia”.

Amico dei tornei Quarenghi anche Marino Magrin, ex calciatore di Juventus, Atalanta e Verona - famoso per le sue "bombe" su punizione - oggi talent scout per il settore giovanile dell'Atalanta. Premiato proprio dal Comitato Quarenghi con il premio Scouting - Emiliano Mondonico domenica 3 settembre in occasione del torneo U13 dedicato al "Baffo di Rivolta"."Mi occupo di scouting per i più piccoli, dai 2010 in giù - racconta Magrin - Ormai conosco tutti gli oratori di Bergamo, spesso è da quelle realtà che arrivano i più grandi talenti. Io mi soffermo di più sui centrocampisti, che era il mio ruolo, ma mi è capitato di segnalare anche un portiere. I primi aspetti che valuto sono tecnica e visione di gioco, per me molto importanti".

Una storia incredibile anche quella di Marco Morra, da capo curva della tifoseria del Torino per 25 anni diventato poi talent scout esordienti/giovanissimi del Toro: "Questi tornei sono importanti, ben organizzati. È sempre un piacere venire qua. Qua a San Pellegrino  ho visto passare giocatori come Phil Foden, Lorenzo Colombo, Sebastiano Esposito, Matteo Ruggeri, Bukayo Saka. Tanti anche i nostri ragazzi oggi professionisti, come Alessandro Buongiorno, ora capitano del Torino. La mia storia con il Toro viene da molto lontano. Ad esempio, ero molto legato a Sauro Tomà, ultimo superstite del Grande Torino in seguito alla tragedia di Superga".

Bambini e disabili insieme allo Stadio Comunale di San Pellegrino Terme sabato 2 e domenica 3 settembre per la quinta edizione del Torneo Emiliano Mondonico categoria Under 13 - vinta dall'Atalanta in una finale pirotecnica con l'Albinoleffe, terzo posto per il Torino - e la Dream Cup per ragazzi della 4a categoria (con disabilità cognitivo-relazionali) conquistata dal Parma for Special, che si conferma campione per il secondo anno di fila (a fondo articolo la cronaca).

Una due giorni che porta il nome di Emiliano Mondonico, grande amico di San Pellegrino, e che vede proprio dal "Baffo di Rivolta" la sua genesi, come racconta un emozionato dottor Giampietro Salvi, presidente del Comitato Coppa Quarenghi: "Con Mondonico ci siamo conosciuti nel momento più difficile della sua vita e poi da lì è nata un'amicizia che è perdurata fino a quando lo abbiamo perso. La Dream Cup è stata una sua idea, lanciata proprio un mese prima che lo perdessimo. E noi siamo riusciti ad onorare il suo desiderio. Quest'anno per lui un'edizione speciale visto che l'Albinoleffe (da lui allenato per due stagioni ndr) ha centrato la finale in tutti i nostri tornei (U13, U14, U17 e Primavera) e pure l'Associazione Emiliano Mondonico è arrivata in finale nella Dream Cup, persa 4 – 0 contro il Parma for Special”.

Come ogni anno, presenti anche la figlia Clara e la moglie Carla. “È un piacere vedere giocare questi ragazzi– dichiara Clara – perché, pur avendo difficoltà oggettive, hanno voglia di mettersi a disposizione, giocare e stare bene. Per quanto riguarda l'Under 13, devo dire che sono davvero incredibili, si divertono e fanno un grande calcio: non pensavo che dei bambini avessero una tale visione di calcio e, tra l'altro, sempre mantenendo un comportamento educato e rispettoso. Stiamo davvero onorando mio padre con questi tornei. Ieri, tutta la squadra del Torino è venuta a stringermi la mano e ringraziarmi per quello che papà ha fatto per il Toro, una grande emozione vedere che dei ragazzi così giovani conoscono la figura di mio papà. Ringrazio il dottor Salvi, l'organizzazione tutta, San Pellegrino, tutte le squadre partecipanti e mio papà, che mi ha insegnato tanto e spero che questi piccoli crescano con la sua passione e la sua voglia di fare calcio nel modo più pulito possibile.

Clara Mondonico, da presidentessa dell'Associazione Mondonico, porta avanti i valori sportivi del padre, campione di sport e anche di umanità che mai si è piegato alle dinamiche del calcio-business: “Non contano i soldi, contano i valori, conta essere uomini perché, anche se sei un fenomeno, dopo i 35 anni hai finito di giocare e se non sei un uomo sei finito. Il 30 settembre – 1 ottobre organizziamo un torneo a Cornaredo con 32 squadre e consegneremo alla fondazione Vialli il Premio Emiliano Mondonico”.

Novità di quest'anno il premio Scouting Emiliano Mondonico consegnato a Marino Magrin, ex calciatore di Atalanta e Juventus, oggi osservatore per il settore giovanile dell'Atalanta "Un premio inaspettato, una bella soddisfazione per il nome legato a questa onorificenza. Mondonico, un grande mister" dichiara Magrin.

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CRONACA FINALE 1° - 2°

ATALANTA - ALBINOLEFFE 4-3

All’ombra del Grand Hotel va in scena l’ultima puntata della lunga serie di tornei di calcio giovanile che hanno animato San Pellegrino Terme nel corso dell’estate. La rassegna termina con la finale del Torneo Emiliano Mondonico dedicato ai ragazzi Under 13: la finale è un derby tutto bergamasco tra Atalanta e Albinoleffe.

Le compagini si affrontano davanti a un buon pubblico, la cittadina vallare ha ben risposto alle competizioni organizzate dal comitato Coppa Quarenghi. Sul campo è la Dea a partire meglio con una bella discesa di Danza sulla fascia, il suo cross trova solo portiere seriano. Le due squadre non si risparmiano, l’Albinoleffe produce trame interessanti, la Dea si muove sulle corsie esterne. I seriani rischiano sulla pressione orobica: Moustatraf in pressione attacca il portiere Arrigoni che gli tira addosso e per poco la sfera non entra. Arrigoni è decisivo nell’azione successiva, quando fa una grande parata in controtempo su un tiro ravvicinato. Sulla ribattuta il più lesto è ancora Moustatraf, che trova l’impatto con la sfera e il gol del vantaggio atalantino. La Dea sembra averne di più, ma i celesti (anche se in rosso).

Nella confusione della lotta a metacampo emerge Adobati - eletto miglior giocatore del torneo - che trova una grande traccia per Campanella, il quale arriva a tu per tu con il portiere ma manda fuori la grande occasione per l’Albinoleffe. I seriano però hanno un’altra occasione: rigore per un dubbio fallo di mano in area: Falce tira sul palo ma Elli sul tap-in arriva primo e in spaccata trova il pareggio.

Le emozioni non si fermano, Elli prova l’azione personale ma la sua conclusione è troppo debole. Cresce anche l’intensità dei contatti, mai cattivi però. L’Atalanta rimette la freccia a 5 dalla fine del primo tempo: altra discesa di Danza sulla fascia, cross allontanato da Arrigoni in tuffo, Magrin controlla e lucidamente mette in porta. Finita? Macché, perché al giro di orologio seguente Adobati riceve davanti al portiere e con un destro preciso rimette tutto in equilibrio. Le squadre si riorganizzano all’intervallo, i seriano hanno l’occasione migliore subito con Puorro che manda a lato, anche se la posizione di partenza era irregolare. La Dea chiama in causa Arrigoni con una bella botta da fuori a cui segue un altrettanto bell’intervento. Il gol arriva qualche secondo dopo, con Magno che entra in area e incrocia benissimo con il mancino, orobici ancora avanti. La lotta per la sfera diventa furibonda in ogni zona del campo, ne fa le spese l’Atalanta. Rimpallo sulla trequarti, la difesa non libera e Cardin di prima buca Magoni, incredibile 3 a 3. Le emozioni non finiscono: Damioli batte una punizione dai 15 metri, tiro ben angolato su cui il portiere dell’Albinoleffe è bravo ad arrivare. I ritmi calcano in modo comprensibile, specie in termini di produzione offensiva le squadre fanno fatica ad arrivare in porta. Lo fa Carminati, lanciato solo davanti a Magoni gli tira in pieno viso il pallone del potenziale 4 a 3.

Gol sbagliato, gol subito: qualche minuto dopo l’Atalanta sfrutta uno schema su punizione per sfondare sulla destra, Damioli crossa in mezzo forte e Prendi si avventa sul pallone per dare il vantaggio ai neroazzurri. Magoni sale in cattedra con un volo plastico su un tiro a giro da fuori. L’Albinoleffe non riesce a trovare il guizzo per rimettersi in partita e al termine dei due di recupero è l’Atalanta che alza il Trofeo Emiliano Mondonico all cielo di San Pellegrino Terme.

CRONACA FINALE DREAM CUP

PARMA FOR SPECIAL - ASS. MONDONICO 4-0

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Il match si apre con gli emiliani in avanti in un paio di occasioni: nella prima, il portiere dell’associazione Mondonico fa un gran parata sul tiro dell’attaccante, nella seconda la palla saltella fuori a centimetri dal palo. L’Associazione accusa soprattutto il gran pressing dei crociati, che alla fine trovano la rete del vantaggio con una botta potente e ravvicinata. I campioni in carica si confermano così squadra temibile e avrebbero anche l’occasione per il raddoppio, ma l’esterno difensore avversario si oppone col corpo.

L’Associazione Mondonico si spinge in avanti con una bella incursione del numero 11, la cui conclusione finisce alta davvero di poco. I crociati rispondono con un corner da cui nasce un tiro fuori davvero di poco. La maggior densità favorisce i parmensi, molto bravi a recuperare spesso subito il pallone. L’Associazione Mondonico ha però l’arma dei calci piazzati, e per poco non trova il gol con una punizione su cui il portiere crociato risponde presente, così come su una botta da fuori dopo il corner successivo. Dalla stessa azione nasce però un ribaltamento di fronte che il Parma for Special sfrutta nel migliore dei modi andando a siglare il 2 a 0. Ci sarebbe anche subito l’occasione per il terzo, ma il numero 11 dell’Associazione Mondonico fa un recupero grandioso su un avversario che altrimenti avrebbe colpito solo a porta vuota.

La ripresa si apre con un’intraprendente staffilata del numero 7 dell’Associazione Mondonico, gran destro che sibila largo. Ci prova anche l’11 suo compagno con un’incursione dalla destra che però non trova maglie amiche in area. I ducali non perdono la calma e riescono a trovare la terza rete con un filtrante preciso che smarca due attaccanti davanti al portiere, pase de la muerte e 3 a 0. La partita resta ferma per qualche minuto a causa di un infortunio occorso ad un giocatore dell’Associazione. La compagine prova comunque a ridurre lo svantaggio, punizione del numero 11 su cui il portiere parmense deve allungarsi e alzare la sfera sopra il montante. La partita cala di ritmo e i crociati ne approfittano per calare il poker.

Il portiere dell’Associazione Mondonico non sfigura comunque, compiendo almeno un paio di ottimi interventi. Uno di questi scandisce la fine della partita, che vede il Parma for Special vincitore per 4 a 0: la squadra gialloblù si conferma così la compagine migliore di questa 4^ edizione della Dream Cup

Domenica 3 settembre arriva al termine la rassegna estiva dei tornei di calcio a San Pellegrino Terme promossa dal Comitato Coppa Angelo Quarenghi. Il Torneo Emiliano Mondonico Under 13 vede salire sul terzo gradino del podio il Torino, vincitore della finalina contro il Monza per 3 - 1.

Le squadre aprono le danze sostenute dal grande tifo dagli spalti, soprattutto lato granata. Forse il fattore-spalti aiuta il Torino, che parte con più piglio e maggior convinzione. Il primo guizzo è di Cipriani, il 10 sguscia in area ma Rigamonti in uscita bassa salva il Monza. Il giocatore granata è ancora protagonista un paio di minuti più tardi, quando il suo tiro da fuori si stampa sulla traversa e torna in campo.

I rossobianchi reagiscono con un gran filtrante di Amadei per Goi, che però non sfrutta l’occasione anche per merito del portiere avversario. Il Monza aumenta i giri del motore e la partita ne guadagna in gradevolezza. Non resta a guardare il Toro: Favazzo va via alla grande sulla destra e calcia direttamente in porta, buon riflesso di Rigamonti. È solo il preludio del gol: Martinengo riceve palla al limite dopo un rimpallo, salta secco un avversario e a tu per tu con l’estremo difensore lo fulmina, regalando ai suoi il vantaggio. La rete esalta i giocatori del Torino, con Graci che prova la botta da lontano e per poco non trova la porta. Il primo tempo termina allora con un solo gol di vantaggio per i granata, autori di una migliore prova rispetto ai lombardi.

I secondi 20’ di gioco si aprono con le squadre più lunghe, ma anche più aggressive, la sensazione è che il punteggio non sia sufficiente per nessuno. Cross in piena area torinista, Bavera colpisce al volo ma il suo tiro-sponda non trova né la porta né un compagno. Il momento sembra favorevole ai lombardi, Toro più schiacciato indietro, ma la difesa da buona guardia.

Un cross dalla trequarti di un giocatore monzese per poco non beffa Sufaj, poi sul ribaltamento di fronte Gai raccoglie una palla a rimorchio al limite e lascia partire un destro su cui Rigamonti non è perfetto, la palla finisce dentro e il Torino raddoppia. Non è finita: il Monza conquista punizione a quindici metri dalla porta, Forcolin si incarica della battuta e disegna con il destro una traiettoria perfetta nell’incrocio.

Il sogno della rimonta dura però solo un minuto: Bitto scatta in profondità senza palla, la riceve solo davanti a Rigamonti e la deposita in rete con un tocco leggero che rimette i granata avanti di due gol, tutto nel giro di 120 secondi. La segnatura scioglie il Torino, che sfiora il poker con un gran tiro a giro di Graci, Rigamonti vola e para. Era l’ultima occasione di una bella partita che regala al Toro il terzo posto nel Torneo Emiliano Mondonico.

Sabato 2 e domenica 3 settembre ultima tornata con i tornei firmati Coppa Angelo Quarenghi con due manifestazioni dedicate alla memoria dell'indimenticato allenatore Emiliano Mondonico: il 5° Memorial Emiliano Mondonico per Under 13 e la 4° Dream Cup per ragazzi della 4a Categoria (giocatori con disabilità cognitivo-relazionali), ideata proprio su input dello stesso Mondonico.

Un incontro, quello fra Mondonico e San Pellegrino Terme arrivato "nel momento più difficile della sua vita - racconta il dottor Giampietro Salvi, presidente del Comitato Coppa Quarenghi - proprio quando era ricoverato presso la Clinica Quarenghi. Da allora, siamo diventati amici ed è sempre stato molto legato a San Pellegrino Terme. Siamo persino riusciti a fargli avere la cittadinanza onoraria per questo rapporto che c’era tra lui e il paese. È rimasto sempre tanto affezionato a noi. Come sempre, al torneo sarà  presente anche la figlia, Clara, pure lei grande amica di San Pellegrino”.

Allo Stadio Comunale di San Pellegrino Terme ci saranno Atalanta, Cremonese, San Pellegrino e Torino nel girone A; Albinoleffe, Monza, Juventus e Mapello nel girone B. Partite dei gironi in programma dalle 8.30 alle 21.00 sabato 2 settembre, domenica 3, invece, sarà la volta delle finaline alle ore 14.00, 16.00 e 17.00 mentre alle 19.00 è in programma la finalissima.

La Dream Cup - a cui parteciperanno Associazione Mondonico, Seriate Azzano for Special, Parma for Special e Ticino for  Special - si svolgerà invece tutta la giornata di domenica 3 settembre, in parallelo al torneo Under 13, sempre sul campo di San Pellegrino Terme, con la finale in programma alle ore 18.00.

Confermato anche quest'anno per la Dream Cup il premio Garrincha Cup, assegnato al miglior giocatore. Il nome scelto non è un caso, come sottolinea Salvi: "Abbiamo scelto Garrincha perché era disabile: aveva avuto la poliomielite e aveva una gamba più corta dell’altra di circa 4-5 cm. Era uno dei casi più clamorosi di giocatori disabili, ma è stato uno dei più grandi campioni di tutti i tempi”.

Calcio, amicizia, valori dello sport, e tante - tante - emozioni, come quelle che ha saputo evocare l'inno di Mameli cantato dalla cristallina voce della cantante Debora Tundo (co-fondatrice dell'Accademia per artisti di San Pellegrino) in campo, prima della finale tra Albinoleffe e Milan. Un momento, tra gli altri, che conferma la Coppa Quarenghi - casomai ce ne fosse ancora bisogno - come show calcistico di altissimo profiloin campo come fuori, nello sport come nel saper miscelare con maestria e precisione momenti di agonismo a intermezzi "scenografici", senza banalità e mantenendo sempre la messa a fuoco sull'obiettivo: il bello del calcio.

"I nostri tornei stanno procedendo benissimo, molto pubblico sugli spalti e il tempo fortunatamente ha quasi sempre retto". Tornei che hanno una importante ricaduta sul territorio anche in chiave turistica, come sottolinea il dottor Giampietro Salvi, presidente del Comitato Coppa Quarenghi: "Abbiamo prolungato la stagione turistica di San Pellegrino Terme di tre settimane. E abbiamo già in testa nuove idee per il prossimo anno. Non dimentichiamo i prossimi appuntamenti con il Torneo Emiliano Mondonico categoria Under 13 e la Dream Cup 4a categoria per ragazzi con disabilità cognitivo-relazionali in programma sabato 2 e domenica 3 settembre".

Coppa Quarenghi è quindi un caleidoscopio di sport, cultura (la scorsa settimana premiato con il premio Uomo di Sport e Cultura l'ex arbitro Paolo Casarin durante la Coppa Calligaris) ma anche legame con il territorio e arte: durante il torneo alcune squadre hanno soggiornato all'Albergo Moderno gestito (anche) dai ragazzi dell'Istituto Superiore di San Pellegrino Terme inoltre ieri sera, sabato 26 agosto, l'Accademia per Artisti "Simposio by Upgrade" di San Pellegrino Terme ha dedicato un concerto ai ragazzi del torneo presso il Giardino del Centro Civico.

Ma torniamo al campo, che poi è il rettangolo verde ad avere l'ultima parola. Un campo che, domenica 27 agosto, ha consegnato nelle mani del Milan la 16a Coppa Quarenghi (la quinta per i rossoneri) in una scoppiettante sfida lombarda contro l'Albinoleffe, decisa solo ai calci di rigori dopo un pareggio all'ultimo minuto dell'Albinoleffe nei tempi supplementari. Da segnalare un Albinoleffe che centra tre finali su tre tornei griffati Quarenghi andati in scena fino ad oggi: Coppa Salvi U19, Coppa Calligaris U17 (vinta)  e, appunto, Coppa Quarenghi U14. Nella finale per il 3° e 4° Coppa Quarenghi l'Inter supera i pari età dell'Atalanta solo ai rigori.

CRONACA FINALE 1° - 2° - MILAN - ALBINOLEFFE 3-3 (8-6 dcr)

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Il calcio giovanile torna in scena con la massima rassegna di San Pellegrino Terme: lo storico appuntamento si ripresenta per una ricchissima sedicesima edizione che vede Milan e Albinoleffe contendersi il primato in una sfida tutta lombarda. I rossoneri hanno trionfato in semifinale contro i cugini interisti, i Cigni hanno superato l’Atalanta e ora si giocano quella che sarebbe la prima vittoria in assoluto.

Il Diavolo si porta immediatamente in avanti con una serie di calci d’angolo dai quali non arriva nessun vero pericolo. Ottima percussione poi di Marchello, conclusione murata dalla difesa seriana, apparsa forse troppo statica. Il Milan resta in avanti, azione confusa in cui il tiro di una attaccante viene respinto con un braccio da un avversario: l’arbitro non ha dubbi e indica il dischetto, rigore netto. Se ne incarica Ferrario, destro all’angolino, Flaccadori intuisce soltanto e non può arrivare sulla sfera: 1 a 0 per i rossoneri. L’Albinoleffe riparte con Attardo che si invola davanti alla porta su un buco della difesa, Marchini esce a valanga e salva i suoi. La partita è viva, i seriani hanno ottime capacità di contropiede, gli avversari penetrano bene in area, come quando Colombo trova una deviazione volante bella ma non abbastanza potente. Ancora ottima azione collettiva del Milan, Bettinelli riceve da solo all’altezza del dischetto, Flaccadori vola. Sull’azione successiva è Marchini a salvare tutto su un tiro ravvicinato di Carrara, tante chance in questa fase.

L’Albinoleffe trova il pareggio grazie ad una magia: Lupini calcia da venti metri una splendida punizione che sbatte sulla traversa, Carrara con il tap-in pareggia. Non passano 60 secondi, altro attacco dei seriani con un cross dalla destra, Attardo si avventa sul pallone, Marchini fa il miracolo ma l’attaccante celeste arriva ancora primo sulla sfera e in qualche modo realizza il 2 a 1. Partita ribaltata nel giro di pochissimo. I Cigni sono capaci di capitalizzare al massimo gli spazi lasciati dagli avversari per avviare letali ripartenze. I rossoneri ripartono con un secondo tempo arrembante. Piazza si libera in area e con un rasoterra mette paura ai seriani, poi sul corner successivo Crivellente salva sulla linea un gol già fatto. I ritmi calano un poco, il copione è chiaro ma l’Albinoleffe difende con ordine, senza anzi rinunciare all’offensiva. I rossoneri si riversano in avanti: palla per De Nicola, conclusione di prima da fuori area e palla che si insacca sotto l’incrocio, gran gol che fa 2 a 2.

Le compagini ora sono lunghissime, mentre gli ombrelli si aprono sugli spalti. La pioggia non aiuta l’organizzazione del gioco, nessuna delle due squadre riesce a creare grosse occasioni. Saltano tutti gli schemi, il grande brivido lo procura De Nicola, con una conclusione molto simile a quella del gol, questa volta però la mira è un po’ troppo alta, poi su un cross dalla destra Bernabè impatta di testa ma manda fuori per centimetri. Si va allora ai templi supplementari, ma non bastano i dieci minuti del primo tempo aggiuntivo per sbloccare la situazione. Ci prova Attardo, ma la sua bella progressione è vanificata da un tiraccio alle stelle. La risposta del Milan è quella giusta: Botta prende palla sulla trequarti, avanza fino al limite e con il destro incrocia il gol del sorpasso. L’Albinoleffe si scopre del tutto e Sorrentino potrebbe fare addirittura 4 a 2, ma il suo tiro da ottima posizione finisce incredibilmente fuori. Il tempo è davvero agli sgoccioli, ma gli assalti bergamaschi vanno a vuoto, almeno finché l’ultimo assalto non porta a un fallo di un difensore rossonero: rigore per l’Albinoleffe. Angeloni non sbaglia e porta incredibilmente la partita ai calci di rigore.

Comincia il Milan, Ferrario è impeccabile e Braguti vede il proprio tiro parato da Marchini. Borsa non sbaglia, Vernile incrocia bene e si resta 1 a 0 per il Milan. Jadid rischia ma trova l’angolo, Crivellente anche. Bernabè spiazza Flaccadori, poi Attardo trasforma centralmente e sul dischetto si presenta Sorrentino, palla all’angolo e i rossoneri possono alzare al cielo di San Pellegrino la sedicesima edizione della Coppa Quarenghi.

PREMI INDIVIDUALI

Volge al termine anche la sedicesima del Torneo Coppa Quarenghi: per aggiudicarsi la medaglia di bronzo si prospetta un vero derby neroazzurro tra Inter e Atalanta (anche se i meneghini indossano la seconda maglia bianca).

Si parte subito con il Biscione proiettato in avanti; Dea che cerca di sviluppare il gioco sulle fasce, specie a sinistra, oppure affidandosi a lanci lunghi. La prima conclusione orobica è di Canavesi, botta da fuori alta non di molto anche per via di una deviazione. Dal corner stesso, Percassi stacca bene ma manda a lato, bergamaschi che prendono in mano il pallino del gioco.

L’Inter sfrutta molto i movimenti in profondità di Broinas, con essi guadagna il calcio d’angolo su cui Forlani schiaccia di testa e trafigge Gerosa per il vantaggio dei milanesi. Inter in fiducia: Penta alza per Ferri, tiro al volo sbilenco. Anche Pappalardo ha l’occasione per il raddoppio ma Gerosa esce benissimo sull’attaccante. I bergamaschi non riescono a reagire e la squadra appare piuttosto stanca già nel corso del primo tempo.

Sensazione alla quale la Dea prova a rispondere con un inizio di ripresa aggressivo. Bella sponda all’indietro per Odje che calcia al volo, botta potente ma innocua per il portiere meneghino. L’Inter risponde con una bella progressione di Serantoni, ottima la discesa ma il tiro è debole. Lo stesso giocatore va poi in pressione sul portiere avversario e gli ruba palla, ma l’arbitro aveva già fischiato il fallo.

L’Atalanta risponde guadagnando un calcio d’angolo su cui un attaccante colpisce la traversa di testa, poi Percassi prova il tap-in ma il portiere dell’Inter lo ferma con un intervento al limite su cui però non viene fischiato rigore. Bergamaschi ora più proiettati in avanti, ciò li espone alle ripartenze avversarie. Ariu parte palla al piede e Keqi in ottima posizione, la sua conclusione larghissima grazia l’Atalanta. Alla Dea serve una scintilla per sbloccare la partita e questa arriva: Pansera arriva sui venti metri e carica un destro potente che sbatte sulla traversa e si insacca riportando la partita in equilibrio a sei dalla fine.

Gli ultimi, convulsi minuti non portano in dote alcun gol, pertanto si procede ai rigori. Comincia Percassi per l’Atalanta, rigore debole parato da Costante; risponde Tondini con un mancino perfetto sotto l’incrocio, Inter avanti. Canavesi non tradisce con una botta a incrociare e nemmeno Forlani, sempre 1 a 0. Il capitano atalantino Pansera segna, risponde Seghezzi che spiazza il portiere. Ghezzi sbaglia, ma Costante era davanti alla linea e si ripete, con lo stesso esito. Foroni ha sul piede il rigore decisivo e con tiro centrale ma preciso consegna all’Inter il terzo posto della Coppa Quarenghi 2023.

Oggi, domenica 27 agosto, verranno trasmesse in streaming le finali a partire dal 7° -8° posto Monza - Torino delle ore 16.00. Le troverete sulla pagina Facebook ufficiale o qui sotto non appena disponibile.

FINALE 1° - 2°

FINALE 3°- 4°

FINALE 5° - 6°

FINALE 7° - 8°

Fonte Immagine: footy.com

La settima edizione del Quarenghi al femminile è andato in scena a San Pellegrino giovedì 24 agosto con un sano entusiasmo e una rinnovata verve, con le giovani calciatrici Under 15 chiamate a tenere alto l’onore di uno sport in costante crescita; abbiamo sentito alcune protagonista del torneo, da cui traspare che passione e voglia di emergere sono tra le caratteristiche che accomunano tutte quante.

A rappresentare il territorio bergamasco non c'è solo l'Atalanta, ma anche la Rappresentativa della Delegazione di Bergamo, e il loro portiere Claudia Genchi, classe 2008, ci racconta questa esperienza al torneo, "Aldilà del primo risultato negativo, devo dire che sta andando tutto bene, la manifestazione è bellissima e ce la stiamo godendo. Abbiamo perso 3-1 contro l'Inter, ma il primo tempo lo abbiamo giocato davvero bene, poi nella ripresa i nostri cambi e i loro hanno inciso sul risultato finale, adesso affronteremo la Cremonese che è una bella squadra, lo siamo comunque anche noi e sono sicura che sarà una bellissima partita (il match è finito 4 - 0 per la Rappresentativa ndr).

Nonostante la Rappresentativa sia di Bergamo io vengo da Brescia, ma quest'anno ho iniziato a giocare nell'Uesse Sarnico, prima ho giocato proprio nella squadra della mia città, il Brescia. Da piccolina i miei genitori hanno provato a farmi fare altri sport come nuoto o pattinaggio, ma io volevo sin da subito fare calcio e fortunatamente sono stata accontentata".

La cosiddetta "finalina" ha visto opporsi proprio la Rappresentativa contro la Cremonese (come già detto, match vinto dalla Rappresentativa), sconfitta in semifinale con un sonoro 9-0, ma la capitana e numero dieci della squadra Angelica Ferranti, 13 anni, non sembra scoraggiarsi.

"La sconfitta è stata netta, dobbiamo sicuramente migliorare in diversi aspetti, sopratutto nel dialogo e nella collaborazione in campo, ma l'Atalanta è davvero una squadra forte e perdere poteva starci.

Sono da diversi anni alla Cremonese, infatti sono il capitano, prima giocavo all'Esperia, una squadra di Cremona, ho iniziato a giocare a 6 anni e spero di non smettere mai. Adesso affrontiamo la squadra di Bergamo, faremo il massimo e speriamo di vincere".

Causa maltempo previsto in serata, oggi, sabato 26 agosto, le partite del torneo Coppa Quarenghi sono anticipate di 30 minuti.

Phil Foden, Bukayo Saka, Manuel Locatelli, Moise Kean, Federico Dimarco e chissà ancora quanti sono i campioni di oggi che, ieri, sono passati per la Coppa Quarenghi, una manifestazione che oltre ad essere una fucina di talenti e prestigioso torneo estivo (lo testimoniano i tantissimi talent scout sempre presenti in tribuna), vuole essere un catalizzatore dei valori dello sport.

E infatti, come da tradizione, l'apertura del torneo internazionale di calcio giovanile Coppa Angelo Quarenghi a San Pellegrino Terme - con la sfilata dei baby calciatori lungo il centro della cittadina termale brembana - è stata una bellissima festa dello sport, con quel respiro internazionale (presenti infatti le formazioni straniere di Helsinki, Salisburgo e Domzale) ulteriormente impreziosito dal fascino del Liberty di San Pellegrino.

La sfilata delle squadre partecipanti - un lunghissimo biscione composto da ben 16 squadre tra Under 15 femminile e Under 14 maschile - guidata dalla Fanfara Città dei Mille, si è fermata allo Stadio Comunale di San Pellegrino Terme, dove si è aperto ufficialmente il torneo con i discorsi delle autorità in campo, di fronte a tantissimi sugli spalti.

Il presidente del Comitato Coppa Angelo Quarenghi, dottor Giampietro Salvi, ha fatto gli onori di casa ricordando l'importanza del ruolo dei genitori per i giovanissimi calciatori, il significato del loro esempio con il comportamento corretto dagli spalti (purtroppo non sempre così scontato): "Un grazie alla tribuna, ai genitori di questi ragazzi che durante i nostri tornei dimostrano sempre grande correttezza. Continuate così". 

"La Coppa Quarenghi è un grande evento per San Pellegrino e per la Valle Brembana. Che diventi sempre maggiore attrazione, noi siamo felici di ospitarlo" dichiara il sindaco di San Pellegrino Terme, Fausto Galizzi"In questo torneo viene dato risalto ai due aspetti che caratterizzano il calcio, quelli che io chiamo 'le due gambe del calcio': l'agonismo e il sociale" sottolinea Sergio Pedrazzini, presidente del Comitato Regionale Lombardia LND a cui fa eco Paolo Fiorini, presidente AIA Bergamo:"Una manifestazione che coniuga valori umani e sportivi".

Presenti anche le tre figlie di Angelo Quarenghi, medico sanpellegrinese della grande Inter a cui è dedicato il torneo, Annamaria, Paola e Michèle : "Sono oltre 30 anni che ricordiamo mio padre come medico sportivo dei grandi campioni - sottolinea Michèle Quarenghi -. Ma lui ha seguito anche tanti ragazzi come quelli presenti oggi, sempre all'insegna del fare bene per i giovani. Complimenti ai fratelli Salvi e ai tanti volontari che organizzano questa manifestazione".

A ricordare il grande medico anche Silvano Gherardi della Provincia di Bergamo, assessore nell'Amministrazione di Angelo Quarenghi quando fu sindaco di San Pellegrino Terme: "Voglio ricordare il Quarenghi sindaco che si era sempre speso per lo sport a San Pellegrino, era un uomo che amava il calcio e momenti come questo". A portare i loro saluti anche il presidente dell'US Calcio San Pellegrino Giacomo Pesenti e Nicola Radici delegato FIGC di Bergamo. Prima della partita inaugurale fra Monza e Albinoleffe (terminata 1-1) chiusura con il tradizionale lancio dei palloncini, gli inni delle squadre straniere - e ovviamente pure quello di Mameli - e le premiazioni del torneo femminile.

La kermesse calcistica, che ha visto ieri il suo avvio con l'edizione femminile Under 15 vinta dall'Atalanta, riprende oggi, venerdì 25 agosto, e prosegue domani, sabato 26 agosto, con le partite dei tre gironi del Quarenghi Under 14 maschile. Semifinali domenica 27 agosto 9:30 e 10:50, cui accederanno le tre prime dei gironi e la miglior seconda. Si chiude nel pomeriggio, con le finaline dal 12° al 3° posto in programma dalle 14 alle 18.00. La finalissima si disputerà alle ore 19.30. Per visionare calendario, risultati e classifiche visitare il sito ufficiale www.coppaquarenghi.com

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